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Teatro, musica e incontri: a Morgantina il Barbablù Fest
19 Agosto 2021 - 4 Settembre 2021
€8 - €12
Le pietre parlano, e cantano, ecco come un palcoscenico classico torna oggi con il BarbablùFest – sostenuto dall’Assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana – .
Si parte in effetti da uno dei reperti più importanti riconsegnati alla Sicilia, la Testa di Ade (trafugata, ritrovata al Getty Museum di Malibu e restituita) ma lo si chiama in causa con il suo nomignolo affettuoso e popolare, che nasce da quei riccioli blu della barba, e che sa tanto di fiaba: Barbablù, o, come recita il mood del festival, tutto quello che la testa ci fa dire sul mito, teatro, musica e altro.
Nasce su questo impercettibile filo che fugge l’ovvio, un nuovo festival che per la prima volta porta teatro, dibattito e musica nel parco archeologico di Morgantina (Enna), diretto da Liborio Calascibetta.
Dal 19 agosto al 4 settembre,nei due spazi vicini all’interno del sito archeologico, il Teatro e l’Ekklesiasterion, un cartellone voluto dall’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, costruito dal drammaturgo e regista Giuseppe Dipasquale, da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco. Produzione ed organizzazione generale a cura di Terzo Millennio di Andrea Peria.
“Il mito, la tradizione, il linguaggio antico eppure contemporaneo, perché universale, del teatro – sottolinea l’assessore Samonà -. E ancora, la musica che guarda oltre, all’interno di ciascuno di noi, proprio come i libri e le narrazioni su testi e suggestioni letterarie.
Non poteva debuttare in modo migliore questa prima edizione di BarbablùFest, un progetto culturale che intende sviluppare nel cuore della Sicilia centrale, a Morgantina, un ampio dibattito sulla cultura, sulla nostra identità, sul ruolo stesso della Sicilia. A partire dai linguaggi dell’arte, dalla riflessione sull’attualità e con solide radici piantate in una terra antica”.
“BarbablùFest è un festival pensato per l’area archeologica di Morgantina – afferma il direttore artistico Giuseppe Dipasquale – come progetto di incontri tra le varie culture artistiche della vasta area del Mediterraneo”.
Il festival segue tre direttrici principali, musica, teatro e incontri.
Si apre il 19 agosto con il concerto di Lello Analfino & Tinturia per chiudersi il 4 settembre con la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio. Tra gli appuntamenti musicali, il 27 agosto il concerto di Roberto Cacciapaglia, con il suo “Cosmos”, e un tributo a Franco Battiato di Juri Camisasca & Radiodervish, il 29 agosto.
Il programma teatrale si apre il 21 agosto con Clitemnestra scritto da Luciano Violante, presidente emerito della Camera, con Viola Graziosi, diretta da Giuseppe Dipasquale. Il 22 agosto l’attore e regista Ninni Bruschetta e la pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato presentano I Siciliani. Vero succo di poesia.
Il 23 agosto sarà la volta di Salvo Piparo, con Un giudice come Dio comanda per presentare – con un’introduzione a viva voce di Giuseppe Sottile – il suo cunto speciale su Rosario Livatino. Ed ancora a chiudere Roberto Nobile il 25 agosto che trarrà le sue Le storie del mondo dalle Metamorfosi di Ovidio; Mariano Rigillo con Il soffio degli Dei calato nel dolore tangibile delle Troiane di Seneca, il 28 agosto; Mario Incudine, Antonio Vasta e Manfre di Tumminello per raccontare I Mille del Ponte, il 31 agosto.
Chiude il teatro, Leo Gullotta, in Minnazza – miti e pagine di Sicilia, regia di Fabio Grossi il 3 settembre.
All’interno del calendario, anche una serie di incontri e presentazioni prestigiose: Maria Giovanna Maglie con il suo e-book “I Dannati del Covid”; le avventure del brillante Saverio Lamanna in “Màkari” (Sellerio) con Gaetano Savatteri; la Lectura Dantis di Aldo Cazzullo.
Testo e foto dal web (ANSA)