Alla scoperta del famoso bosco delle fate e del cammino di San Giacomo
Oggi per le isolane inizia una nuova avventura, alla volta di Capizzi, meraviglioso borgo in provincia di Messina. Splendida giornata di sole e, come spesso accade ultimamente, immense distese di pascoli e piccoli vigneti allietano la nostra vista durante tutto il viaggio. Dopo circa due ore di macchina da Catania, arriviamo a Capizzi dove veniamo accolte calorosamente in casa, da Melinda e da tutta la sua famiglia.
Curiosi di sapere come inizia la nostra giornata a Capizzi? Con un buon caffè e una ricca selezione di dolci tipici del luogo: ‘ncilippati, lumaricchi, uccuna e niuri...tutti buonissimi e quindi non possiamo che assaggiarne uno per tipo. Che accoglienza! Ed è proprio questo quello che amiamo di ogni luogo che abbiamo visitato fino a questo momento!
Dopo quattro chiacchiere, giusto il tempo di riprenderci dal viaggio, iniziamo il nostro trekking insieme alla famiglia di Melinda, nel bosco della Tassita, all’interno del Parco dei Nebrodi. Un bosco unico nel suo genere per la sua vegetazione, tassi secolari, aceri, cespugli di more, lamponi, fragoline di bosco, rocce ricoperte di muschio e dove in autunno è possibile trovare funghi e tartufi! Ma quello che rende speciale questa meravigliosa ed immensa macchia di vegetazione sono i maestosi alberi di tasso, una conifera sopravvissuta alle glaciazioni, con le sue bacche rosse belle alla vista ma velenosissime, specie di albero presente soprattutto nelle zone del nord Europa, e dunque una vera rarità per questi luoghi.
Il bosco della Tassita è anche simpaticamente chiamato il bosco delle fate, in quanto richiama davvero un luogo incantato, dove all’imbrunire i lunghi rami degli alberi sembrano sfiorare, i tronchi spesso cavernosi creano giacigli dove potersi accoccolare e le piccole figure scolpite, come fossero animali sparsi qua e là, sembrano proprio immagini uscite dai libri delle fiabe! Una passeggiata adatta a grandi e piccini, durante la quale si respira aria pura,si può ascoltare la natura e si può bere acqua pura e gelata che sgorga da piccole sorgenti: da provare!
Finiamo il nostro trekking, durato un paio di ore, con un pic-nic sul prato, degustando prodotti tipici del luogo, tutti fatti in casa: salumi, formaggi, marmellata, olive, vino, frutta. E questo modo di essere accolte ci fa sentire davvero a casa e ci riconduce alle antiche tradizioni della Sicilia e delle nostre famiglie, una vera delizia
Anche questa volta, mentre consumiamo il nostro pranzo in total relax, facciamo un incontro inaspettato: un gruppetto di maiali selvatici che, non curanti della nostra presenza, continuano a mangiare e si lasciano fotografare indisturbati.
Nel pomeriggio i nostri ospiti ci portano in giro per il centro storico, per farci conoscere le peculiarità del posto, accompagnati da Sebastiano, un giovane studente innamorato del proprio borgo, che ci racconta la storia delle chiese di San Nicola patrono del paese, Sant’ Antonio e San Giacomo, protettore del paese. All’interno di ognuna di esse si custodiscono opere meravigliose e reliquie uniche al mondo. Siamo incantate! Qui la fede si respira e le antiche tradizioni della festa del santo protettore sono sacre sia per grandi che per piccini. Ogni anno, a luglio, ricorre la festa di San Giacomo, festa molto attesa dai capitini: messe, processioni anche notturne, parate delle diverse confraternite, luci, i tradizionali “mastazzola”, dolci fatti in casa con il mosto di vino dalle donne del paese ed offerte ai fedeli e pellegrini accolti nelle proprie case, creano un’atmosfera unica! Ed è anche per questo e per la lunga storia che vanta, che Capizzi viene definita la Santiago Siciliana, con il cammino dei pellegrini di San Giacomo.
Questo è solo un assaggio di ciò che questo borgo ricco di storia, religione, natura e gente meravigliosa, è in grado di offrire! E, ancora una volta, siamo grate per averci fatto scoprire un altro angolo di paradiso della nostra amata terra.
Noi siamo pronte per una nuova esperienza…e tu?