Savoca, il paese dalle sette facce

Savoca, il paese dalle sette facce

Savoca, il paese dalle sette facce

Così definito da Leonardo Sciascia, dando credito ad un ritornello popolare, per i sette diversi punti panoramici di questo splendido borgo medievale

 

Oggi è una calda giornata di maggio, e noi isolane ci rimettiamo in viaggio per provare nuove esperienze in provincia di Messina. Prima tappa Savoca, inserito nel 2008 tra i borghi più belli d’Italia: un piccolo e delizioso borgo d’arte arroccato sopra un colle, che nel centro storico conserva ancora le origini medievali, rinascimentali e barocche e, nelle sue tante frazioni immerse nel verde, la tipica vegetazione mediterranea, tra cui agrumeti, vigneti ed uliveti.

Arriviamo nella piazzetta del centro storico di Savoca, dove le prime cose che saltano all’occhio sono il Palazzo Trimarchi ed il Bar Vitelli, scelti dal regista Francis Ford Coppola per girarvi alcune scene del film “Il Padrino”, al quale è stata dedicata un’opera in acciaio esposta sul Belvedere.

Mentre attendiamo il nostro cicerone, per iniziare una visita “non convenzionale” del paese, ne approfittiamo per scattare qualche foto e per godere della bella giornata di sole, sorseggiando un buon caffè e godendo del bellissimo panorama.

D’un tratto, scorgiamo in lontananza Salvo, esperto conoscitore e abitante del borgo che arriva in sella a Gina seguita da Caterina (che a sua volta porta in sella la deliziosa cagnolina Molly), due bellissimi esemplari di asine, che procedono con passo lento e delicato, tipico di questi animali.

Iniziamo il nostro urban trekking per le vie del borgo, in parte a piedi e in parte in sella alle asine. E con nostra grande sorpresa, camminando camminando chi incontriamo?? Un’icona di Savoca, per aver preso parte alle riprese del film di Francis Ford Coppola: un donnone di altri tempi che alla domanda di Daniela – “Ma è lei veramente??”-, risponde scherzosamente -“Perché? Chi dovrei essere?”- E così, dopo aver riso sommessamente alla battuta, continuiamo il nostro tour fermandoci davanti al panificio del paese, inebriate dal buon profumo di biscotti appena sfornati che emana dal suo interno e incantate da un’esposizione di prodotti da forno ben confezionati posti davanti l’uscio. Ci fermiamo a scambiare quattro chiacchiere con Nino, il fornaio, parlando del più e del meno e di come si svolgerà la stagione estiva a seguito di questo lungo periodo di chiusura. Nino chiacchiera alacremente, raccontandoci quanto sia piacevole accogliere i viaggiatori accompagnati da Salvo durante il giro sull’asino. E’ una persona cortese e gioviale e dopo una foto di rito, ci saluta facendoci dono di una confezione di biscotti alle mandorle, davvero deliziosi.

Ma è tempo di iniziare il nostro tour e, così, vengono assegnate le asine e a turno godiamo di questa bella passeggiata, tra uno scatto e una sosta per qualche breve spiegazione e approfondimento. In genere il tour completo ha una durata di circa 3 ore, ma oggi Salvo ci ha riservato una versione light, per darci un assaggio di ciò che viene proposto agli ospiti provenienti da tutto il mondo.

Ci accompagna così tra le vie di Savoca, tra scorci e panorami bellissimi, raccontandoci lungo il tragitto la storia dei suoi monumenti e delle sue chiese. Durante una delle soste entriamo nella chiesa Matrice, all’interno della quale troviamo dipinti e statue molto suggestivi.

La passeggiata procede e una volta salita in sella, Roberta non ha più voglia di scendere: del resto, lo sappiamo, il contatto con gli animali ed il loro caldo respiro le danno sempre una sensazione unica. Lei la definisce terapia per l’anima!

Salvo ci racconta di tutte le belle realtà ed esperienze da poter vivere qui a Savoca, della magia del suo silenzio, dall’alba al tramonto, e non vi nascondiamo che abbiamo iniziato a sognare ad occhi aperti, pregustando un possibile aperitivo estivo all’aperto.

Tra le tappe del tour c’è anche una sosta in un piccolo ristorante dove è possibile fare delle degustazioni di prodotti tipici e per i più temerari, anche una cooking class, per concludere poi con un pranzo a base dei prodotti cucinati. Delicious!

Ma come sempre è arrivato il momento di andare e così, seppur con riluttanza (visto che ci stavamo davvero rilassando), salutiamo Salvo, le sue asinelle e la sua fedele cagnolina, che ci ha accompagnate per tutto il percorso, scodinzolando allegramente.

Ci spostiamo in direzione di Santa Teresa Riva per andare a conoscere un artista a tutto tondo e la sua proprietà.

Qualche anno fa, con non pochi sacrifici e, soprattutto, noncurante di quanti lo prendevano per folle, il Sig. Pippo ha deciso di dare vita al sogno di realizzare la Sicilia in miniatura, riproducendo i punti focali della nostra splendida isola: all’interno di un vasto terreno, con pazienza e passione, ha riprodotto i principali monumenti delle 9 provincie siciliane, rendendo omaggio anche ad altri paesi meno noti a cui è particolarmente legato. Ci ritroviamo in un grande parco dove le opere sono sapientemente dislocate lungo un percorso creato con la forma della Sicilia. Il signor Pippo, ci racconta come sia nata la sua passione, il tempo impiegato per la realizzazione di ogni monumento, illustrandoci opera dopo opera, la storia e le curiosità che le rappresentano, di come questo suo amore lo abbia aiutato durante il periodo del lockdown, durante il quale ha avuto la possibilità di dare vita a nuove opere. 

Nonostante l’ora tarda della nostra visita e il sole che picchia, ci muniamo di ombrellini e percorriamo tutta la Sicilia a piedi (sarebbe la nostra prima volta!), rimanendo colpite dalla precisione e dalla bellezza di questi monumenti che, pur essendo in miniatura, sono realizzati in maniera talmente minuziosa e rispondenti all’originale che rendono davvero l’idea delle meravigliose opere d’arte di cui la nostra isola è ricca!

Anche oggi i nostri 5 sensi sono stati accarezzati.

E così torniamo a casa ripetendo ancora una volta…. Meravigliosa Sicilia!

Noi siamo pronte a vivere una  nuova esperienza … e tu?

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Il mio giro di Sicilia in bici a costo zero

Questa è la storia di Cristian, 36 anni, originario di Fano, che si definisce cittadino del mondo con  l’ambizione di scoprirlo tutto, non da turista, ma da viaggiatore.
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